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sabato 22 ottobre 2011

Pomeriggio al Luneur (just in Italian for the moment @'.'@ )

Nel 1953 apriva il più antico parco divertimenti d'Italia: il Luneur, nella zona sud di Roma (il nome è dato proprio dal quartiere EUR, dove si trova).
Per me, che abitavo dall'altra parte esatta della città, andarci era sempre una festa. Sì, c'erano altri parchi in giro, ma avevano meno attrazioni, erano più piccoli, non avevano il fascino delle scenografie del Luneur.
Ingresso gratuito, si pagavano solo le giostre utilizzate. Così tanta tanta gente veniva richiamata da quel posto, anche solo per fare una passeggiata al suo interno e lasciare il resto del mondo di fuori con i suoi problemi.



Chi abita a Roma come me sa che dall'Aprile 2008 il Luneur è chiuso per "la messa in sicurezza della zona" (Wikipedia), che in realtà non è mai avvenuta...Dal 2008 il parco è chiuso e versa in uno stato di quasi totale abbandono.
La vostra Uapa, romanticona nostalgica col gusto per la polemica, si è armata di macchina fotografica ed ha scattato qualche foto qui e là per testimoniare il tutto... No, tranquilli, nonostante la tentazione sia stata fortissima, niente violazione di domicilio: il parco è dotato di servizio di vigilanza e non rischierei mai di mettermi nei guai o mettere nei guai un collega!
>.<



Dunque da allora ai giostrai è stato impedito perfino di fare manutenzione alle giostre che quindi sono ormai probabilmente inutilizzabili.
Questa era la Nave dei Pirati... Io sono andata solo sulla sua versione più piccola, una specie di grossa altalena in fin dei conti... E devo dire che a ripensarci... Divento ancora verde dalla nausea
 XD



La montagna russa più seria su cui sia mai salita (la vostra Uapa sotto sotto è un po' fifona, salvo qualche sprazzo di follia): i tronchi!
Che probabilmente quest'attrazione avrà anche un nome tecnico, ma al momento mi sfugge... Google, pensaci tu!
Trovato: Jungle River!
Discese spaventose, ma non troppo, adatta insomma a tutti quanti... Memorabili le foto scattate alla gente sui vagoni in picchiata nella discesa più ripida...



Vi sfido: chi non è mai salito, almeno una volta, sul Bruco Mela, il simpatico trenino a forma di bruco che sfrecciava fra fiori e puffi per entrare a tutta velocità nella galleria a forma di mela?
A pensarci bene poi, quel che mi metteva più ansia, non era tanto la velocità del bruco, quanto il buco della mela: "E se non c'entro e dò una capocciata spaventosa sul tetto della galleria???" .
E' triste vederlo ridotto in queste condizioni: spento, scolorito, un po' arruginito, con qualche telo buttato alla meglio per proteggerlo...



Il Jungle River visto da un'altra angolazione...




Per chi, come me, rimaneva affascinato dalla vita che sprizzava dai colori e dai suoni che invadevano il parco nei suoi giorni d'oro, questa foto è un colpo al cuore :-(
L'elefantino era il centro di una giostra per i più piccoli.
Intorno a lui girava un carosello colorato di aeroplanini (se non ricordo male) ed ognuno di loro poteva salire o scendere di quota, a seconda della volontà del proprio occupante. Spingendo dei pulsanti sulla cloche si emettevano suoni di spari laser all'aeroplanino che ci precedeva!




Onda.
No, ditemi che male vi ha fatto questo spettacolo di giostra, mandato in pensione anticipata già prima della chiusura del Luneur e smontato senza pietà anche nell'unico altro parco di Roma in cui era presente (che io sappia), il luna park al Ponte delle Valli.
Onda era un gigantesco scivolo a più corsie e a più onde, appunto.
Niente di più.
Salivi in cima, ti mettevi seduto sul tuo tappetino, scivolavi giù, atterrando su un morbido materasso coperto di palline colorate.
Ricordo che dopo qualche discesa i tappetini si caricavano di elettricità statica e ogni tanto sentivi qualche scossetta sul sedere XD
Ma era bellissimo
ç_ç



Al Luneur c'erano anche svariati punti ristoro.
Potevi prendere qualcosa al bar, un hot dog dal paninaro (oh oh oh ;-P), sgranocchiare dei pop corn o appiccicarti con lo zucchero filato...
Ma quel che adoravo di più in assoluto era mangiare le patatine fritte, quelle classiche a bastoncino, con una spruzzata di ketchup sopra. E le mangiavamo immancabilmente seduti a questi tavolini *.*
Forse quand'ero piccola stare ferma era un po' una sofferenza, con tutte le attrazioni da vedere e provare, forse ora guardo le cose con la nostalgia del vecchietto che parla dei bei tempi andati, forse è vero che tendiamo a coprire certi avvenimenti del passato con un velo dorato e che in realtà stiamo vivendo oggi i nostri bei tempi di domani, senza rendercene conto... Ma che darei per mangiare di nuovo quelle patatine col ketchup, seduta a quei tavolini!



Purtroppo il sole cominciava già a calare, quindi le foto sono un po' scure... E usare il flash non è servito a molto, data la distanza di alcune attrazioni...
L'allegro impiccato sulla sinistra di questa foto ci suggerisce, giustamente, la presenza di una delle case dell'orrore...
Io personalmente ne ho visitata una, solo due volte: la prima ad occhi chiusi per la paura, la seconda ad occhi chiusi per il fastidio delle ragnatele finte, che mi si spalmavano in faccia -_- '
Spesso la facciata di queste giostre era piena di effetti speciali: dal mago gigante che apriva e chiudeva le sue braccia a nacondere una sfera di cristallo al gufo che muoveva gli occhi, dalla lapide che si spaccava alla mano che usciva da sotto terra...



Il Tagadà non c'è più.
Al suo posto rimane solo una piazzetta vuota, da cui si intravede ancora una volta il Jungle River...



... Il Tagadà era una specie di disco sulla cui circonferenza erano montati dei sedili rivolti verso il centro.
Il disco poi girava su se stesso a gran velocità, inclinando anche il proprio asse.
Giostra consigliata, dove ancora frequentabile, solo a stomaci forti e possibilmente a digiuno! XD
Io non ci sono mai salita. In compenso ho provato un'attrazione simile su cui però erano montate diverse cabine a forma di barchetta, che oltretutto giravano su se stesse e andavano su e giù... Una settimana dopo la mia visita vennero smontate a causa di un incidente, purtroppo costato la vita ad una ragazza.
Rimase tuttavia attiva una giostra uguale, ma con cabine più "classiche" al posto delle barchette... VerdeUapa chiese invano di poter scendere, quando il suo stomaco cominciò ad insultarla... >.<
L'aeroplanino che vedete sulla destra era posto sulla facciata del Venturer, un simulatore in cui i sedili "viaggiavano" su montagne russe ambientate in diversi scenari. Adorabile
:-)



Ecco il mio più grande rimpianto: il Rotor o Rotoshake, nel suo nome originale.
Il Rotor era un enorme cilindro in cui si sperimentava la potenza della forza centrifuga, grazie alla quale le persone rimanevano sospese in aria, attaccate al muro, anche una volta tolto il pavimento da sotto i loro piedi.
Purtroppo mi sono sempre limitata a guardare questa scena sui monitor fuori dalla giostra
ç_ç



Una delle macchine "all'opera" nel parco sosta giusto accanto ad un'altra casa degli spettri, sormontata da un'enorme tarantola...



Quando in attività, la tarantola muoveva le sue zampe pelose :-)


Al Luneur ce n'era per tutti i gusti.
La classica giostra con i cavalli e le macchinine, il trenino, le love boats, il Labirinto di Specchi, case-percorso in cui destreggairsi fra getti d'aria, elastici, pavimenti mobili e strombazzamenti vari, macchine a scontro e go-kart, montagne russe (scandalose le nuove, prezzo decisamente troppo alto per un percorso tanto breve, nonostante il giro della morte; le vecchie montagne russe dominavano il parco dalla loro altezza e c'erano vagoncini singoli al posto di un unico trenino), slot machines, pesche varie (i classici cigni da agganciare o i vasetti in cui lanciare la pallina da ping pong per vincere un pesciolino), videogiochi, tira-pugni, tiri al bersaglio... E chissà quante ne sto dimenticando!



... E panchine, vialetti in cui passeggiare, fontanelle e lampioni (indimenticabili quelli arancioni a forma di campanula), e Nessie, un trenino a forma di drago che faceva il giro del laghetto, ormai del tutto prosciugato, seggiolini volanti (qui meglio conosciuti col nome di calcinculo) e poi c'era lei...



La Ruota Panoramica.
Questa che vedete è la nuova ruota, quella vecchia venne smantellata anni fa ed era decisamente più alta, anzi, vantiamoci un po': all'epoca della sua costruzione, fra le più alte d'Europa ;-D 
Ok, sarà anche una giostra poco entusiasmante, ma è il simbolo stesso del Luneur :-)
Era visibile anche dalla Cristoforo Colombo, una delle strade più importanti e trafficate di Roma, che passa proprio sopra il parco.
E anche se non era quella la nostra destinazione, anche se eravamo solo di passaggio in quel punto, vederla tutta illuminata, vedere quelle lampadine colorate che formavano mille disegni diversi e sempre in movimento, mi metteva allegria, mi sapeva di festa. E sapevo che qualcuno si stava divertendo laggiù, fra quei profumi di zucchero, pop corn e freni dellle giostre!

Dal 2008 Luneur è chiuso e deserto.
Tante le decisioni sbagliate.
Prima fra tutte quella, ingiustificata, di far pagare il biglietto d'ingresso.
Parco troppo piccolo per una cosa del genere, prezzo troppo alto per una famiglia o per chi lì dentro ci andava anche solo per passeggiare o accompagnare qualcuno o passare un pomeriggio diverso.
Prezzo troppo alto, considerando anche che spesso molte delle attrazioni erano comunque a pagamento!!!
A detta dei gestori, fu necessario far pagare l'ingresso per scoraggiare le visite poco gradite di chi nel parco ci andava solo per delinquere. Credetemi, se ho mai visto qualcuno ubriaco lì dentro, era ubriaco di gioia. Forse sono stata fortunata, ma non ho mai fatto brutti incontri lì dentro.
Ma ho visto bene la differenza fra quanta gente c'era prima e dopo l'istituzione del biglietto d'ingresso... ù_u*

Gestione sbagliata.
Una delle clausole per il passaggio dai vecchi ai nuovi gestori del Luneur era che tutta l'area mantenesse la sua identità di parco divertimenti.
Dalla sua chiusura ad oggi non è stato fatto nulla, salvo iniziare la costruzione di un caseggiato in muratura, mai terminata e abbandonata anch'essa, come tutto il resto.
Nessuna manutenzione, nessuna ristrutturazione, tutto è in rovina: giostre arruginite, viali sporchi, spaccati e pieni di erbaccia.

Leggendo su Wikipedia, la riapertura parziale del Luneur è prevista per Dicembre 2011.
A giudicare dallo stato attuale del parco (la mia visita e le foto risalgono ad appena due o tre settimane fa), non credo sarà possibile rispettare quest'ennesima scadenza.
E purtroppo, con l'apertura degli osannati ZooMarine e Rainbow Magic Land, il sogno della riapertura di questo antico parco cittadino si allontana sempre di più.
Trovo vergognoso il comportamento di chi ha fatto di tutto per accaparrarsi la gestione di questo posto, per poi lasciarlo alle ortiche.
Trovo vergognoso che troppo spesso in questo paese si ignorino i consigli di chi nei posti ci vive e ci lavora, consigli di chi sa come funzionano o possano funzionare le cose, consigli non seguiti per chissà quali teorie di gestione di mercato che spesso funzionano su carta, ma altrettanto spesso non funzionano nella realtà, perché non tengono conto dei sentimenti della gente.
Forse il Luneur riaprirà un giorno (lavoratori molto vicini al parco lo confermano, l'intenzione è quella), ma potrà davvero tornare ad essere quel posto luminoso che io, come tanti altri Romani, ricordo?

Per quanti di voi hanno passeggiato nel parco: ricordi, testimonianze (specialmente fotografiche) , esperienze, tutto è ben accetto, anche per il solo gusto di ricordare il nostro caro vecchio parco davvero di Roma (altro che Val Montone e Torvajanica: Luneur è veramente dentro la città!) ...
Lasciatemi pure un commento o mandatemi una e-mail, questa inguaribile romanticona sarà ben felice di rispondervi
:-)

23 commenti:

  1. Pazzesco!! era il lontano 1994, quando ero in servizio militare a Roma, momenti belli trascorsi con i colleghi della Naja, ore di spensieratezza con pochi spiccioli in tasca!! Non avrei mai creduto di trovarlo in queste condizioni; Quest'estate di passaggio per pochi giorni a Roma ( a visitare un altro parco ) mi ero promesso di passare da li, incredibile avevo perfino parcheggiato in zona, volevo farlo vedere alla mia piccolina, poi pero' i tempi erano ristretti e non e' stato possibile!!! Grazie per l'informazione data!! un abbraccio alla prossima!!!

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  2. Melos!
    Che piacere vederti :-D
    E che bello sapere che anche tu hai conosciuto Luneur quando ancora era felicemente in attività *.*
    Purtroppo è ridotto proprio male, mi piange il cuore :-(
    Spero tanto che lo riaprano e che col tempo torni ad essere quello che era :-S
    Così magari ci tornerai e anche la tua piccolina ci si potrà divertire :-D

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  3. pensa che quando hanno iniziato l'attività della realizzazione del parco con pagamento del biglietto sono andata con mio zio a vedere cosa stavano realizzando. veramente non è che fosse una gita disinteressata. mio zio era uno dei proprietari del deldphinarium di riccione e ha avuto diversi negozi di souvenir in vari parchi in giro per l'Italia e pensava a un business lì. ma non se ne è mai fatto nulla e qualche volta ho pensato a come fosse andata a finire...
    beh.. per una che nei parchi ci ha lavorato molto, attorniata da risa e meraviglie, è un vero peccato vedere questo stato di abbandono.
    spero proprio in un miracolo che porti alla riapertura
    La FEde =^.^=

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  4. Ci sono passata davanti a quel delfinario, nel 1998! :-D
    E' un peccato davvero vedere il Luneur ridotto così... Non che fosse qualcosa di eccezionalmente straordinario, ma ci si stava bene :-)

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  5. hai scritto un post bellissimo... ma che tristezza!
    p.s. io ero una fan del tagadà e del bruco mela (non quelli dell'eur, in generale).

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  6. Grazie Fra :-)
    Io sono TUTTORA una fan del bruco mela e dei suoi colleghi ;-D
    Per il Tagadà... Ehm... Il mio stomaco ancora si lamenta un po' XD

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  7. Un reportage prezioso e un commento esaustivo e toccante.
    Almeno per chi ha vissuto il Luneur nel suo momento di splendore, in cui era l"oasi di divertimento dove pensieri e problemi non riuscivano a varcare i tornelli d'ingresso che così bene descrivi.
    Un'ubriacatura di luci, suoni, canzoni diffuse dai millemila altoparlanti, le grida della gente, l'odore delle nocciole tostate e dello zucchero filato, il Luneur era una vacanza condensata in un pomeriggio, era la Disneyland dei poveri, era un rifugio, una terra franca, un Paese dei Balocchi di collodiana memoria fattosi realtà.
    Non ci andavo più da molti anni ormai, ma anche il solo sapere che era là, voltare la testa e scorgere la ruota panoramica illuminata che girava lenta nella sera mi metteva, esattamente come te, allegria.
    Un grosso, luccicante giocattolo a cui è stata staccata la spina.

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  8. Le nocciole tostate *.* e i ceci tostati dolci *.* ecco... Ho di nuovo fame XD
    Speravo tanto che leggessi questo articolo (arrossisce fino alla punta dei capelli), perché chi vive a Roma, almeno una volta, c'è passato almeno vicino a questo parco :-)
    Inoltre una testimonianza diretta è sempre preziosissima e non ti nascondo che le tue opinioni sono sempre molto interessanti :-)
    Grazie *.*

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  9. Leggendo il tuo post mi sono affiorati tantissimi ricordi! Da ragazza abitavo a pochi metri dal quel parco meraviglioso. La sera dalla mia finestra vedevo la ruota panoramica illuminata. Ancora adesso quando torno a trovare i miei mi affaccio dalla finestra della mia ex stanza e guardo con un po' di nostalgia verso quel punto buio sullo sfondo dell'orizzonte dove una volta...secoli fa...sorgeva il LUNEUR...
    Posso pubblicare sul mio blog il link a questo bellissimo post che hai scritto?
    Fammi sapere
    Marina

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  10. Marina, ma che meraviglia!!!
    Immagino lo spettacolo della ruota, una cartolina ogni sera, direttamente dalla finestra di casa tua *.*
    E purtroppo immagino anche lo sconforto a vedere tutto buio ora... Mi sale un magone :-S
    Ma certo che puoi pubblicare il link *.* passo subito da te ^^

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  11. Ciao!il tuo post mi ha fatto scendere una lacrimuccia. Che tristezza vedere il mio caro luneur ridotto in queste condizioni. Ho ancora le foto di me bambina davanti alla casa dell'orrore,quella per intenderci con il dracula e il gufo, dove sono rimasta chiusa dentro!è un ricordo che rimarrà sempre con me seppur spiacevole..ma che bello passare le domeniche lì;da piccina con la mia famiglia e da adolescente con il mio primo fidanzato.
    Il bruco mela,il tunnel dell'amore,il trenino,la ruota...:-(
    Grazie!

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  12. Barbara! *.*
    Tu hai davvero una foto del Luneur, quando era ancora aperto! *.*
    Mi rendo conto che sia una richiesta assurda, quindi se vuoi ignorala pure, ma se volessi prenderla in considerazione, quando hai tempo e voglia, ti sarei immensamente grata sepotessi inviarmela per e-mail *.*
    Anche a me mette tristezza... Specie quando penso che potrei farci un salto e poi mi ricordo che è chiuso :-S

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  13. Immagino il tuo sconforto!!E' venuto a me che non sono mai stata in quel luogo!

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  14. Eeeeeh ç_ç e il laghetto prosciugato ç_ç
    Su Google Maps si vede ancora com'era quando c'era l'acqua :')

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  15. Vorrei ringraziare Uapa per aver dipinto ciò che è stato e che, purtroppo, non sarà più. Anche se Luneur risorgesse domani, non sarebbe mai come allora.Per quelli, come me, che l'hanno vissuto praticamente dalla nascita (mia zia abitava all'Eur), è stato come vivere un sogno.Giorni e giorni passati a passeggiare circondati dalla musica,dal frastuono, dai profumi e dai colori scintillanti di quelle giostre sempre in movimento che non davano mai tregua, che ti inebriavano.Un'ubriacatura di allegria, verissimo.Da bambino, sempre l'ultimo giro e poi basta, promesso.Ed invece no, si continuava, fino a sera.E sotto Natale, com'era bello.Le luci colorate mettevano allegria anche solo da fuori.I bambini che scalpitavano già in macchina,da lontano alla vista della Ruota e prima di parcheggiare.Si indossava il giubbotto e poi via. Popcorn come se piovesse.L'entrata ed il cancello di ferro davano il benvenuto, promesse di spensieratezza, puntualmente soddisfatta.E in quelle giornate di primavera, i primi caldi pomeriggi di un'estate ancora acerba, crescendo, dopo scuola.Nei giorni di sega, o per la festa della Donna, si viaggiava gratis o al massimo metà del biglietto.Ci incontravi intere comitive,i compagni della classe accanto, e amici che non vedevi da tempo.Non riuscivi a camminare per la gente che si riversava.Era un punto centrale di Roma, arrivavi comodamente da ogni lato della città.Il tempo non esisteva, era come stare su una nuvola, era come stare in un'altra dimensione.Gli ultimi anni è cambiato tutto. Ancor prima del prezzo unico di ingresso, parecchie giostre storiche non esistevano già più, sostituite da altre anonime.Non avevano fascino,non avevano storia,non avevano ricordi.Via i cavalli antichi. Via le alte e bianche montagne russe.Le vedevi da fuori.Alzavi il naso all'insù quando sentivi le urla delle ragazze,capelli al vento,alla prima discesa ripida.Al loro posto, il nulla.I gestori delle attrazioni rimaste, continuavano a ripetere svogliatamente sempre le stesse stanche frasi, con il microfono della cassa.E tanti, vista la crisi, hanno gettato la spugna.Ed iniziato a cedere le loro licenze o la gestione delle giostre ad altri.La musica allegra che gli ultimi tempi si spargeva nell'aria ha cominciato a parlare romeno, così come i tanti ragazzi che facevano la fila per salire sulle giostre.Del resto,la classica famiglia italiana con bambini ed i ragazzi che andavano lì anche solo per passeggiare, non si vedeva più da molto.Sono cambiate le persone,sono cambiati i tempi.La crisi ha morso tutti.Si è spento un sogno.Speriamo solo che, ai nostri amici romeni (ma non solo) che hanno vissuto gli ultimi anni del Luneur, sia arrivata almeno un pò di quella Magia cha abbiamo provato da bambnini e che è stata la colonna sonora dei nostri anni più belli. Grazie.A presto, Matteo.

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  16. Matteo, grazie a te per le tue parole :-)
    Non mi è mai andata giù 'sta cosa delle montagne russe! Io non sono ancora abbastanza coraggiosa da provarle, ma quelle erano storiche *.*
    Anche la giostra dei cavallini dello zoo ha fatto la stessa fine... Rottamata chissà dove, senza considerare neppure per un attimo quanti ricordi si è portata sopra... Oltre comunque un certo valore storico :-S
    Ancora grazie mille Matteo, grazie di cuore per avermi mostrato il Luneur anche coi tuoi occhi, mi ha fatto davvero tanto piacere leggerti e spero che capiterai di nuovo da queste parti :-)

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  17. Il fatto che il laghetto di Nessie sia prosciugato mi ha messo addosso una tristezza estrema... il rettile è stato la prima giostra da "grandi" che ho fatto, assieme a Camelot (avevo nove anni ;_; ) e saperlo in queste condizioni mi spezza il cuore... T_T

    Non se la meritava, 'sta fine... come il resto del parco (Gufettooooo!!! ;___; )

    Grazie per il post: anche se me lo son potuto godere poco, fa sempre piacere leggere articoli come questo sul Luna Park della mia infanzia :°).

    A presto!

    Mary

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    1. Mary, Mary, che bello sapere di non essere sola a ricordare questo posto incantato!
      Se sapessi da dove cominciare, farei una raccolta firme!
      Basta, ho deciso, se vinco la lotteria RICOMPRO il Luneur e lo riapro con le sue giostre storiche! ç_ç

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  18. non mi importa se non sarà più lo stesso ..
    so solamente che se riaprisse il luneur un giorno, sarei il primo ad andarci,
    a vivere ancora una volta la magia,
    approposito di giostre qualcuno ricorda ancora la pista di gokart all'interno del luneur ? era una pista tonda, e poi ancora chi ricorda una specie di razzo che ti portava su di un binario e si riscendeva giu girando piu volte nello stesso senso fino a riportarti giu. forse sto parlando di troppi anni fà. La mia preferita era il tunnel dell'amore, si entrava in barca e si percorreva il tragitto lungo un fiumiciattolo tra scenari del west e poi c'era la cascata.un saluto grande a tutti gli amanti nostalgici del nostro caro vecchio luneur

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  19. Caro Anonimo,
    se il Luneur riaprirà ci incontreremo lì, ci sarò anche io :-D
    Grazie per il tuo commento, è davvero prezioso per me :-)
    Purtroppo non ricordo la giostra col razzo di cui parli ed ho solo sentito parlare del gokart, ma il tunnel dell'amore era una delle mie attrazioni preferite, anche se ci sono stata poche volte :-)
    Entrare lì era magico e le volte che sono stata io c'erano le più belle musiche di Morricone *.*
    Un saluto ed un abbraccio a te e buona Pasqua, spero di rivederti presto qui ^^

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  20. hi there Uapa,
    I'm from Indonesia a country in South East Asia and I came to your blog by searching Luneur Park in Google. I lived in Rome with my family from 1979 to 1983 (soooo...many billion years ago). During the first few months we stayed in a hotel that was very near Luneur Park. Our first memories of Rome was exactly the Luneur Park. I remember that we can see part of the park from the terrace of our hotel room and we can hear the music from the park screaming so loudly. It was the time of songs like "I will survive" by Gloria Gaynor and "E la luna busso' " by Loredana Berte (pardon for the misspell if there're any). Every nights there it was, the bright lights and the music from that park. I enjoyed many rides too, I can still remember Tagada' (now that you have mentioned it in your blog) and the haunted house, the ride with airplanes that you also mentioned. All those memories live forever in my mind. So sad to read that the park is no longer open. And thank you for the article that you wrote and the pictures too, it surely brings back many good memories (and no, we never had any bad encounter or bad experience in Luneur Park). Salute e ancora un'altra volta grazie.

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  21. Oooh, your post really made me so so happy! :')
    It is sad that they closed it and still invent excuses to not open it again, money and interests, as ever, reign without caring about people :-/
    But it's true what you say: it will always live in our mind :')
    Don't worry, any mistake in your spelling :-)
    I hope one day you'll come back to visit Rome again :-)

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Fai sentire la tua voce! O meglio: fai LEGGERE le tue PAROLE! :-)

Let me hear your voice! Or better: let me READ your WORDS! :-)