Nel frattempo, per non dimenticare qualcosa di decisamente più serio, vi lascio con questo video, in cui sono documentati gli ultimi attimi di vita di Prypjat e l'attuale stato della cittadina, che fu evacuata il 28 Aprile 1986, due giorni dopo l'incidente alla centrale nucleare di Chernobyl, a soli 2 km di distanza.
Tutto è esattamente come 26 anni fa, dato che per evitare il panico generale le autorità dissero ai cittadini di prendere solo l'essenziale per stare via pochi giorni. La città e la sua vita furono quindi abbandonate piuttosto in fretta, con bus collettivi, con la convinzione di tornare lì appena rientrato l'allarme.
La zona, ancora contaminata dalle radiazioni, è attualmente abitata da pochi soggetti, per lo più anziani tornati nelle loro vecchie case e svariate specie animali della foresta confinante, ed è visitabile tramite tour organizzati in partenza dalla capitale Kiev, con le dovute precauzioni (sia in entrata, che in uscita) e restrizioni (molte costruzioni, sebbene all'avanguardia per l'epoca, a causa della non manutenzione e dell'avanzare della natura, sono ormai pericolanti).
Sembra che le radiazioni, in alcuni punti, non siano più così elevate e che siano quindi compatibili con la vita, tuttavia sarà possibile poter tornare ad abitare l'area in modo sicuro e completo (coltivare frutta e verdura, allevare bestiame, rimuovere macerie/costruire) solo in un tempo previsto intorno ai 200-400 anni, quando si presume che il pericolo legato alle radiazioni sarà completamente decaduto (questo se il sarcofago che contiene il reattore incriminato reggerà senza problemi).
Ogni primo Maggio, i vecchi residenti tornano a far visita alle loro vecchie abitazioni, così ieri mi sono sentita di rivolgere loro un pensiero... Sperando che in futuro non esistano nuove Prypjat.
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Meanwhile, to not forget about something really more serious, I'll leave you this video, about the last days of Prypjat and the present conditions of the little town, which was evacuated on 28 April 1986, two days after the disaster of Chernobyl nuclear plant, just 2 km away.
Everything is exactly how it was left 26 years ago, cos to avoid general panic authorities told the citizien to take away just the essential to stay away few days. The town and its life were so abandoned quite quickly, with buses, believing they would go back there as soon as the alarm would cease.
In the zone, still contaminated by radiations, now live few people, mainly elderly people who went back to their old houses and various animal species coming from the surrounding forests. You can visit it with organised tours leaving from the capital, Kiev, with the right precautions (both to go in and to come out) and restrictions (many buildings, even if they were quite modern at that time, could now collapse, due to the lack of cares and nature invading the place).
It seems like the radiations, in some places, are not that high as they used to be and that so they're compatible with life, but anyway it will be possible to actually live there in a safe and complete way (growing vegetables, fruit and animals, removing rubble/build new houses) just in approximately 200-400 years, when in theory the radioactive danger will expire completely (that if the sarcophagus where the reactor is kept will last without problems).
Every first of May, the old inhabitants go back there to visit their houses, so yesterday I really felt like having a thought for them... Hoping in the future there won't be another Prypjat.
Eh si, aspettiamo le fotooooo!!!!!!ahhaa:)
RispondiEliminabel pensiero il tuo, di dedicare un post a Chernobyl...:)
ps: appena faccio un post, pubblico le fotine delle cose che mi hai mandato, non me ne sono dimenticata :***
Spesso vado dalle parti di Montalto di castro, dove c'è una centrale elettrica che in realtà fu progettata per essere una centrale nucleare. E così il disastro di Chernobyl mi torna spesso in mente... Ho letto testimonianze a metà fra lo spaventoso e il triste, di chi ha perso un passato e non aveva un futuro, di chi ha lasciato note in casa chiedendo a chi fosse passato di lì di dar da mangiare al gatto e di chi scriveva sulla lavagna di scuola "Non torneremo, addio". Foto e video non sono meno impressionanti... Cerco di mettermi nei loro panni, io che ho ancora nostalgia della vecchia casa in cui vivevo prima di traslocare (e mi sono postata solo di un paio di km).
RispondiEliminaPoi mi sono imbattuta su un sito dedicato, su cui lavora anche un ragazzo che all'epoca abitava lì. C'è tanta gente che si sta dando da fare e si impegna perché non accada più e per mantenere questa città come città-museo, patrimonio dell'UNESCO e spero ci riescano :-)
Mi piacerebbe andare lì un giorno, chissà... Nel frattempo prendo esempio per fare del mio meglio qui :-)
:')...
EliminaHai fatto bene a ricordare la tragedia di queste persone, le immagini del video mettono i brividi. E pensare che c'è gente che sostiene strenuamente il nucleare .....
RispondiElimina@Marianna: :-*
RispondiElimina@Marshall: Esatto. Ho sentito gente commentare "Va be', mica se lo aspettavano!" e vorrei anche vedere ò_O ma è proprio perché tragedie del genere non te le aspetti, che succedono. Fra l'altro, nel 2015 le scorie nucleari provenienti dalle nostre ex centrali, che Francia e Inghilterra hanno lavorato in questi anni, faranno ritorno qui... E, dati i nostri problemi con i rifiuti normali (fra criminalità, burocrazia, parentopoli, rischi sismici e distrazioni varie), voglio proprio vedere come le gestiremo.
Ma io dico, se la Svezia, che ha solo 6 mesi di luce all'anno, usa l'energia solare, perché lìItalia no? :-S