Avevo preparato un post autunnale (in realtà volevo trasferirlo dal mio diario cartaceo), sul rame intenso delle foglie, sul sole che filtra dalle nuvole brunastre e inonda tutto di una luce dorata, sul tepore che ancora scaldava l'aria, nonostante fossimo già a metà Novembre...
Ma ieri mattina ci siamo svegliati a 2°C, fa un freddo della miseria e il tepore è migrato evidentemente a sud, insieme alle oche. Ma migrano a sud le oche? Boh. Dovrò informarmi. Magari ci salta fuori "Uapa ornitologa parte seconda", hai visto mai ò_o
(il mistero del correttore che mi sottolinea la parola "mai", ma non mi segnala che avevo lasciato incompleta la parola "visto", grazie, ben gentile!)
Insomma, niente post programmato, ma un flusso di pensiero più o meno coerente. Ecco.
| -prima del freddo- |
Fra Settembre e Ottobre sono venuti a trovarmi la mia migliore amica, prima, e i miei genitori, poi, e abbiamo passato giorni bellissimi insieme, camminando, esplorando, ciceronando per questi luoghi, e quando sono ripartiti tutti mi sono ritrovata in uno stato di freezing.
Ci sentiamo via whatsapp tutti i giorni, più volte al giorno, fra messaggi, vocali, videochiamate, siamo sempre in contatto e quindi, pur vedendoli solo ogni tot mesi, non posso davvero dire di sentirne la mancanza. E' come se ci fossimo visti appena dieci minuti fa, come se vivessero alla porta accanto.
Ma nel momento in cui spariscono fra le altre decine di persone che passano i controlli all'aeroporto, ecco, lì è quando mi colpisce di più il fatto che non li ho sempre fisicamente immediatamente raggiungibili. Ed è lì che mi affloscio e fatico a ritornare alla mia routine, bloccata fra la nostalgia della vacanza e la rottura di pa poca voglia di tornare a lavoro e combattere con i pazzi di turno. E sapete bene che fra LAGGENTE i pazzi abbondano.
| -cominciano a scendere le temperature, ma questi colori mantengono un'illusione di calore!- |
Non è la loro partenza che mi trovo ad affrontare, è la nostra. Con tutti i pensieri che si porta dietro.
Non vivo bene il trasloco dalla stanza d'albergo per un fine settimana di vacanze, figuriamoci cambiare casa XD
Ma comunque, in un modo o nell'altro, mi ero di nuovo impantanata nella palude della tristezza, che Artax scansati proprio. Di nuovo fusa col divano, di nuovo dipendente dallo schermo dello smartphone, coi soliti sensi di colpa, per sfuggire dai quali continuavo a consumare passivamente altri millemila contenuti, ripetendo all'infinito il ciclo.
| -una famiglia di funghetti trallallà- |
Per fortuna ad un certo punto mi sono svegliata (in effetti proprio grazie ad un video su YouTube, diamogli credito) e ho deciso di forzarmi un po' ad uscire e a fare almeno 5000 passi al giorno, che credo siano il minimo sindacale per mantenere le funzioni vitali.
E di fare qualche foto, mettendo a frutto un altro regalo di dolce Steve, che sa quanto mi piaccia scattare a destra e a manca, affascinata ed entusiasmata da molto di quello che mi circonda (anche se dai toni cupi degli ultimi post non si direbbe, ma fidatevi).
A meno di 1km da casa hanno aperto questa riserva che adoro, la Bucklers Forest, che in passato era un circuito dove venivano testate le auto, prima di immetterle in commercio, ed ora è ricca di sentieri e angoli bellissimi, che la natura sta reclamando a poco a poco.
E anche Crowthorne è carina, nonostante una politica edilizia che non condivido gli abbia tolto un po' di carattere, demolendo troppo facilmente molte delle tipiche casine inglesi, che davano un aspetto pittoresco alle strade (e no, non erano strutture fatiscenti).
E voglio assaporare bene questi luoghi che ho chiamato casa, voglio stamparmeli in mente, voglio documentarli, in foto, in video, su carta. Voglio disegnarli, voglio scriverne.
In fondo ci sono già passata e so che saranno ancora qui, quando verremo a visitare la Family, ma voglio comunque gustarmeli un po' di più.
Vorrei terminare (anzi, cominciare) l'acquerello del cottage dell'High Street, per regalarlo al proprietario, che sa quanto adori le sue dalie e quanta gioia quel mini giardinetto di neanche un metro quadro mi dia, ogni volta che ci passo davanti per andare a lavoro, ma che non sa che gli ho fatto addirittura un ritratto.
Voglio ricordare il passato di questo posto e voglio mantenerlo vivo, anche se non sono nata qui XD
Sarà che sono abituata, da italiana, ad avere un occhio di riguardo speciale per l'antichità, l'archeologia, la conservazione del patrimonio artistico/culturale, boh ^_^'
Ora sono ingiusta, non è che qui non ci tengano, anzi, ma credo che alle volte siano molto più scialli di noi nel voltare pagina, almeno architettonicamente parlando, almeno nei piccoli centri, specie se non prettamente turistici.
Spero di aver dato qualcosa anche io. Spero di poter dare qualcosa anche io.
Mi sembra sempre di ricevere più di quanto possa dare in cambio, mi auguro non sia così. Ci lavorerò.
Ora però sto procrastinando qualcos'altro: la cena non si prepara da sola, quindi meglio che mi avvii in cucina! XD
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